Cambiare tabelle millesimali

Abito a Genova in un palazzo di circa 18 appartamenti da circa 15 anni, ho sempre ritenuto che i millesimi a me accreditati siano superiori all’effettivo valore, ne ho parlato tante volte in assemblea, ma naturalmente nessuno è interessato all’argomento per ovvi motivi, quindi ho sempre pagato in assoluto più di tutti gli altri condomini, nonostante abitando al primo piano vengono a mancare i benefici di un appartamento grande che dal 1972 (data in cui sono stati attribuiti i millesimi) sono cambiate le condizioni essendo molto esposto ad inquinamento acustico e atmosferico. Inoltre mi sono resa conto di pagare più di tutti anche la pulizia delle scale (io abito al primo piano e sopra di me ce ne sono altri quattro), le spese della luce delle scale (non abbiamo il temporizzatore) e soprattutto l’acqua di casa, dove mi sono stati conteggiati mc. 159 (vivo da sola) a fronte della mia vicina al terzo piano con mc. 38 (famiglia di tre persone). E’ possibile tutto questo? adesso c’è un altro problema: oltre alle spese ordinarie di cui sopra, l’anno scorso abbiamo perso (tutto il caseggiato) una causa contro un condomino che sosteneva di aver pagato tutte le spese mentre l’amministratore gli contestava questi pagamenti (nel frattempo naturalmente sono cambiati 2 Amministratori), quindi il condomino in questione ha dimostrato di aver pagato tutto con le ricevute in sue mani (i soldi neanche a dirlo non sono stati recuperati, ebbene abbiamo quindi perso la causa e a me personalmente è venuto fuori (badi bene Amm.ne Straordinaria) un conteggio (è successo nel 2006) di ben 776,00 (pagate con assegno in assemblea), ora chiedo: è possibile che anche questo tipo di spese vanno attribuite per millesimi di proprietà? possibile che non possono essere ripartire per numero di appartamenti visto che io non ne beneficio né sono danneggiata? eventualmente, è possibile chiedere un rimborso per questo e per l’acqua dell’anno scorso conteggiata in ben 301,00? proprio non posso fare niente per impedire a questi signori di spellarmi con queste gabelle che secondo me vanno pagate per abitazione? o forse mi sbaglio? la ringrazio tanto in anticipo per quello che potrà consigliarmi, spero di essere stata piuttosto chiara, anzi mi scuso ma sono molto agitata e non ho riletto quello che ho scritto (l’Assemblea incombe…!) grazie ancora per i suoi consigli e la saluto cordialmente.
G. Marchigiani Gentile

Signora, bisogna vedere se le attuali tabelle di cui lei mi parla sono state istituite dal costruttore, il quale vendendo gli appartamenti vi ha fatto firmare come parte integrante del contratto d’acquisto dell’unità immobiliare, anche il regolamento di condominio comprendente le tabelle millesimali o se l’avete istituite voi in un secondo tempo. Ora mi spiego: nel primo caso il regolamento di condominio è contrattuale e pertanto il cambiamento dello stesso o del singolo argomento di tale regolamento deve essere votato in un’assemblea straordinaria all’unanimità dalla totalità dei partecipanti al condominio e dalla totalità del valore dell’edificio; nella seconda ipotesi ci vogliono, sempre in un’assemblea straordinaria,  sia i due terzi del valore dell’intero edificio sia i 2/3 dei partecipanti al condominio come da art. 1136 del c.c. 2° comma. Comunque sia, se lei ritiene che le tabelle siano inique, e non viene data dai condomini l’approvazione a rivederle secondo il suo parere e/o dei suoi consulenti di giustizia, si può rivolgere all’organo competente che in questo caso è il tribunale, e chiedere con dimostrazione tangibile la revisione delle stesse dal magistrato che nominerà, se lo ritiene opportuno, un consulente tecnico d’ufficio. In giudizio il condominio è stata parte soccombente quindi le spese vanno ripartite in base alla tabella millesimale della proprietà perché inerenti la proprietà; è pur vero che può richiedere, essendo stato da quello che mi racconta un mero errore dell’amministratore, il risarcimento all’amministratore, in quanto era tenuto a sapere le somme che devono o avere o pagare i singoli condomini. Lo stesso vincitore della causa in questione aveva le ricevute del pagato e lei poteva, in corso di giudizio, chiamare l’amministratore come terzo in causa. Per quanto concerne le spese del consumo idrico, esse si sostengono in base al consumo effettivo del singolo condomino; lei stessa può verificarne la certezza dal contatore riguardante la sua unità immobiliare, solitamente si trova nei locali comuni e per meglio dire nella cabina idrica; nel caso può far verificare il corretto funzionamento dello stesso a sue spese o chiederne la sostituzione.
Saluti
Umberto Testa

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